Compatibilità
uomo-computer
L'usabilità
dell'interfaccia (prodotto software) non dipende, in
generale, dal computer ma dalla compatibilità che si
costruisce tra questi due soggetti.
Infatti
la compatibilità cognitiva uomo-computer (e quindi
uomo-interfaccia) deve rispettare tre regole:
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un'interfaccia
deve essere fisicamente compatibile con la
morfologia e le caratteristiche della percezione e
dell'azione umana; tutto ciò che passa attraverso i
nostri sensi più coinvolti (vista, tatto, udito),
cioè dalla dimensione dei caratteri, dal colore,
dallo scorrimento del testo, dai tempi di risposta
ad un comando, oltre alla collocazione spaziale
della stazione di lavoro.
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un'interfaccia
deve anche essere compatibile con le caratteristiche
della comunicazione, della memoria e del modo umano
di risolvere i problemi; con l'interfaccia si ha
spesso una specie di comunicazione interpersonale,
umanizzata, che necessita di interazione e
ridondanza, la memoria interessa sia la modalità a
breve e a lungo termine, e infine, gli esseri umani
risolvono i problemi attraverso tante strategie e
quella di prova ed errore è, in questo caso, molto
usata.
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un'interfaccia
deve agire in preciso contesto; questa
puntualizzazione consente di restringere e
delimitare l'area di applicazione
dell'usabilità.
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