FAR - Formazione Aperta in Rete     

Università degli studi di Torino

 

Modulo di usabilità delle interfacce e dei siti web

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Definizione minimalista

 

Con il termine usabilità di un artefatto (qualsiasi oggetto prodotto dall'uomo per uno scopo specifico) si intende la facilità con cui una persona svolge un compito coerente con le funzioni dello stesso.

 

Questa definizione è eccessivamente semplice, perché il concetto di facile/difficile è assai soggettivo e perché essa non tiene conto delle conoscenze, abilità, intuizioni e influenze esterne che hanno portato a concepire, realizzare e distribuire l'artefatto in oggetto.

 

Infatti chi usa l'artefatto e lo ritiene difficile da usare, quindi poco usabile, spesso non è a conoscenza né dei vincoli e restrizioni legati al suo uso o del suo uso improprio. L'artefatto potrebbe essere adibito ad una funzione diversa da quella che l'utente tenta di svolgere.

Semplificando, se un artefatto non risulta usabile allora o è colpa del progettista che ha prodotto un oggetto non adatto al compito, oppure è colpa dell'utente che non conosce il vero compito per il quale l'artefatto è stato concepito.

 

Non esiste una definizione condivisa da tutti sulle caratteristiche e funzioni che un artefatto deve possedere per poter raggiungere un buon grado di usabilità. Allora è preferibile considerare tipologie di artefatti (come faremo nel seguito per le interfacce software e i siti web) e applicare su di esse le regole, metodologie e linee guida più adatte.

 

Infine è importante distinguere usabilità da utilità, che mira alla soddisfazione di bisogni immediati e concreti, e da artefatti e oggetti culturali, per i quali lo scopo primario è dare piacere, soddisfazione, emozione, e non certo risolvere un compito.

 

 

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