Definizione
minimalista
Con
il termine usabilità di un artefatto (qualsiasi
oggetto prodotto dall'uomo per uno scopo specifico) si
intende la facilità con cui una persona svolge
un compito coerente con le funzioni dello stesso.
Questa
definizione è eccessivamente semplice, perché il
concetto di facile/difficile è assai soggettivo e
perché essa non tiene conto delle conoscenze, abilità,
intuizioni e influenze esterne che hanno portato a
concepire, realizzare e distribuire l'artefatto in
oggetto.
Infatti
chi usa l'artefatto e lo ritiene difficile da usare,
quindi poco usabile, spesso non è a conoscenza né dei
vincoli e restrizioni legati al suo uso o del suo uso
improprio. L'artefatto potrebbe essere adibito ad una
funzione diversa da quella che l'utente tenta di
svolgere.
Semplificando,
se un artefatto non risulta usabile allora o è colpa
del progettista che ha prodotto un oggetto non adatto al
compito, oppure è colpa dell'utente che non conosce il
vero compito per il quale l'artefatto è stato
concepito.
Non
esiste una definizione condivisa da tutti sulle
caratteristiche e funzioni che un artefatto deve
possedere per poter raggiungere un buon grado di
usabilità. Allora è preferibile considerare tipologie
di artefatti (come faremo nel seguito per le interfacce
software e i siti web) e applicare su di esse le regole,
metodologie e linee guida più adatte.
Infine
è importante distinguere usabilità da utilità, che
mira alla soddisfazione di bisogni immediati e concreti,
e da artefatti e oggetti culturali, per i quali lo scopo
primario è dare piacere, soddisfazione, emozione, e non
certo risolvere un compito.
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