L'informatica e' diventata un'esigenza a cui non si puo' fare a meno,
con alcuni portatori di handicap il computer e' divenuto un vero strumento di apprendimento e
riabilitazione cognitiva.

La straordinaria versatilita' di questo strumento, e' in grado di potenziare enormemente le abilita' naturali umane. L'idea di creare macchine che si integrassero in una relazione con l'uomo, fonda le sue radici nel momento in
cui gli utensili primitivi costituirono un prolungamento funzionale del corpo, mutandosi via via, in modi di
integrazione diversi: da macchine per integrare a macchine per potenziare, facilitare, vicariare.
Le macchine per FACILITARE sono strumenti deputati ad integrarsi, sia con il corpo che con la mente e sono destinati a diminuire la necessita'
di sforzo fisico ma anche mentale (calcolatrice, computer).
Il computer, si presenta come la prima vera risposta tecnica completa ai problemi dello
svantaggio e dell'handicap, proprio perche' funzionale sia sotto l'aspetto di ausilio, sia per il suo proporsi
come la macchina piu' isomorfa al funzionamento della mente, infatti con l'
"HANDIMATICA", termine derivato dall'unione delle parole handicap e informatica, si indica l'applicazione della scienza informatica e dei suoi strumenti alle diverse necessita' dell'handicap per offrire migliori ed eque opportunita' di studio e di comunicazione alle persone disabili.
L'utilita' del computer e' definita sulla base del
"PROGETTO EDUCATIVO" a cui deve corrispondere: cosa vogliamo
fare, come intendiamo utilizzarlo, a cosa deve servire e a quali obiettivi deve rispondere. Pertanto esistono diversi
modi di integrare questo supporto all'attivita' didattica, favorendo conoscenze e competenze negli alunni.
Prima di tutto c'e' l'incontro tra il bambino handicappato e la macchina, la sua esplorazione e conoscenza, affinche'
ci si possa servire degli
strumenti informatici come di oggetti mediatori e organizzatori delle relazioni fra
persona, gruppo e progetto di conoscenza.
Sitografia: