Il rinforzo

E' un aspetto che viene normalmente segnalato quando si parla di computer e apprendimento, soprattutto se riferito all'handicap. Il computer, si dice, somministra un rinforzo particolarmente efficace perché preciso ed immediato. La valutazione istantanea rafforza la prestazione positiva e garantisce nel tempo la sua assoluta assimilazione. Che la risposta del computer sia immediata è senz'altro vero. Il problema è intanto quello della qualità del rinforzo che dipende dalle capacità comunicative del mezzo. In questo caso molto, molto modeste.

Abbiamo tutta una serie di programmi didattici nei quali, quando si fornisce la risposta esatta, ci si trova rintronati da terribili musichette, o si vede il pupazzetto che salta, o ammicca, o esplode un "BRAVO" cubitale sullo schermo. Le trovate sono tante e diverse, più o meno simpatiche, ma tutte, inevitabilmente, destinate ad un progressivo disinteresse e perdita di efficacia.
Assai più valido e coinvolgente sarà invece il rapporto interpersonale insegnante-alunno, e la consapevolezza di essere in grado di gestire lo strumento. Proprio l'aspetto interattivo del computer, il suo adattarsi e modificarsi in tempo reale all'input immesso, costituisce un forte stimolo culturale e, quindi, anche una efficace gratificazione.

Una gratificazione, però, assai più sottile e difficile da gustare, soprattutto per bambini con problemi di tipo cognitivo. Per questo è ancora più fondamentale il ruolo dell'adulto, la sua capacità di predisporre percorsi diversi e soddisfacenti all'interno di pacchetti software il più possibile vari, aperti e adattabili alle necessità del soggetto e al momento particolare.