22/6/1940
Dal momento che questa non è una guerra
franco-tedesca: questa è una guerra mondiale e nessuno
può sapere se i popoli che sono neutrali oggi lo resteranno domani; e gli
alleati della Germania,
resteranno sempre suoi alleati?
Se le forze della
libertà infine trionferanno su quelle della servitù, quale sarebbe il destino
della Francia se ella si fosse sottomessa. L’onore, il
buon senso, l’interesse superiore della patria, chiedono
a tutti i francesi liberi di continuare il combattimento, là dove essi saranno
e come essi potranno.
Di
conseguenza è necessario raggruppare ovunque possibile una forza francese il
più grande possibile, tutti quelli che possono essere
riuniti come militari francesi e come produttori di armi francesi
devono essere organizzati.
Io,
generale de Gaulle, do avvio qui in Inghilterra a questo compito
nazionale,
io invito tutti i militari francesi, le armate di
terra, di cielo e di mare; io invito gli ingegneri a riunirsi in
territorio britannico intorno a me. Io invito i capi, i soldati, i marinai,
gli aviatori delle forze francesi di terra,
dell’aria e di mare,
ovunque
si trovino attualmente, a mettersi a rapporto presso di me.
Io
invito tutti i francesi che vogliono restare liberi ad ascoltarmi e a
seguirmi.
Viva
la Francia libera, nell’onore e nell’indipendenza