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- Un modulo didattico e multimediale rivolto agli specializzandi della
SIS, per “esplorare” ed apprendere le principali funzioni
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- La piu’ nota tra le funzionalita’ di Internet e’: la posta elettronica,
o
- e-mail.Tramite la posta elettronica e’ possibile scambiarsi in tempi
- ridotti sia messaggi di puro testo, sia ogni altro tipo di file.
- Condizione indispensabile per lo scambio di un messaggio attraverso la
- posta elettronica e’ che mittente
e destinatario, dispongano di un
- proprio ‘indirizzo’ (e-mail address), che ci e’ assegnato dal nostro
- fornitore di connettivita’, e corrisponde ad una casella postale
ospitata
- dal computer al quale ‘telefoniamo’ al momento di collegarci ad
- Internet. Cio’ significa, che non c’e’ bisogno che il nostro computer
sia
- sempre collegato ad Internet, in attesa dei messaggi che ci potrebbero
- arrivare: il computer del fornitore di connettivita’ si assume questo
- incarico.
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- La forma generale di un indirizzo di posta elettronica è la seguente:
- xxxx@yyy. La parte di indirizzo alla sinistra del simbolo @
- (detto 'chiocciola') identifica l'utente in maniera univoca all'interno
del
- sistema informatico che lo ospita (host system);spesso si tratterà del
- nostro cognome, o di un nomignolo che ci siamo scelti. L'importante è
- che non ci siano due utilizzatori di quel sistema con lo stesso
- identificativo. L’indirizzo di un utente denominato “Roby” collegato
all’host
- tiscalinet.it, sara’ dunque: roby@tiscalinet.it
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- Le mailing list sono tra gli strumenti piu’ apprezzati della rete. Si
tratta
- di liste di utenti con un proprio indirizzo di posta elettronica verso i
- quali vengono indirizzati periodicamente messaggi dai contenuti piu’
- svariati. Diventare utenti di una mailing list e’ semplice e non
richiede
- nulla di piu’ di un semplice mailreader (ad esempio: Eudora ed
- Outlook).
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- Iscriversi ad una mailing list e’ gratuito. Le iscrizioni avvengono via Web da
- semplici moduli, oppure con un messaggio di posta elettronica. Le mailing list
- sono nate un po’ su tutti gli argomenti legati all’informatica,
all’intrattenimento,
- alla cultura e alla musica.
- In qualsiasi momento e’ possibile cancellare il proprio nominativo dalla
lista e
- non ricevere piu’ alcun messaggio.
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- Esistono diversi tipi di mailing list:
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- Queste liste si differenziano l’una dall’altra per la presenza di un
- moderatore, che ha il compito di comportarsi da arbitro imparziale ed
- evitare inutili ‘spam’. Con questo termine si intendono i messaggi
- pubblicitari fuori tema e non desiderati.
- Ecco alcuni esempi di liste moderate o libere:
- http://space.tin.it/clubnet/renscog/musicaemente
- http://www.sikurezza.org/ml.html
- http://www.webscuola.it
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- Per liste di contenuto si intendono approfondimenti di argomenti non
- trattati, o trattati solo in parte, sui siti Web, e in generale tutte
quelle
- informazioni che non sono puramente commerciali, che altrimenti
- vengono definite informative.
- Ecco un esempio di liste di contenuto o informative:
- http://www.edscuola.it/mailing.html
- http://www.edscuola.it/mledscuola.html
- http://www.edscuola.it/index.html
- http://www.quipo.it/scuola/inrete/list.htm
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- Le liste unidirezionali sono quelle in cui gli iscritti non possono
- comunicare tra loro, ma ricevere messaggi da un mittente definito.Le
- liste aperte sono delle vere e proprie aree di discussione all’ interno
- delle quali ognuno da’ un proprio contributo. La struttura di queste
liste
- e’ simile ai newsgroup.
- Ecco alcuni esempi di liste unidirezionali o aperte:
- http://www.viviamoinpositivo.org/ml/vip.htm
- http://www.buongiorno.it
- http://www.psychomedia.it/pm-lists/lists1.htm
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- Un newsgroup e’ un gruppo di discussione che si forma intorno a un tema
ben
- definito, e che da’ spazio alle opinioni di chi vi partecipa,
pubblicando i messaggi
- inviati a particolari “bacheche pubbliche”. In tutto il mondo esistono
migliaia di
- newsgroup, organizzati in gerarchie per razionalizzarne i contenuti e
permettere
- agli utenti di identificare facilmente quello di loro interesse.
- Si consigliano i siti:
- http://www.mailgate.it
- http://usenet.iol.it
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- Per quanto riguarda i programmi da utilizzare per consultare i
- newsgroup, possiamo soffermarci sul modulo di gestione dei newsgroup di
- Netscape, sul suo omologo in Explorer 5 (integrato in Outlook), e sul
- programma Free Agent: uno dei più vecchi e gloriosi newsreader, che alla
sua
- nascita ha indubbiamente determinato un nuovo standard in materia di
potenza
- e semplicità d'uso.
- Si consiglia il sito:
- http://www.tucows.com
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- Si tratta di un sistema che consente la comunicazione in tempo reale tra
piu’
- utenti all’ interno di uno spazio denominato canale.Per utilizzare l’IRC
e’
- necessario disporre di software come ad esempio mIRC per Windows,
Netscape
- Colltalk se si intendono gestire audioconferenze o CU-SeeMee per la
- comunicazione mediale.Occorre inoltre disporre di una connessione ad
- un server IRC, per cominciare la conversazione con qualche altro
- utente. Per scegliere il tipo di server da utilizzare e’ bene sapere che
- IRC dispone di due reti: Efnet, Undernet.
- Per ulteriori dettagli si consiglia il sito:
- http://www.cdh.it/helpware/irc.htm
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- Le banche dati sono un insieme di informazioni in forma testuale, a
disposizione
- del pubblico. La banca dati viene utilizzata principalmente per la sola
lettura e
- Internet offre innumerevoli servizi informativi telematici a sola
lettura rivolti al
- pubblico (es. Dizionario Informatico).
- Inoltre attraverso le banche dati si puo’ effettuare una ricerca su
- milioni di registrazioni bibliografiche, selezionando tra vari “campi”
quelli su cui
- effettuare la ricerca.
- Alcuni esempi di banche dati:
- http://www.cib.unibo.it/cib/italia/Indexdb.html
- http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Scienze_de/FAR/Corsi-in-r/DisciplineI/Pedagogia-/Risorse-ge/Banche-dati/index.htm
- http://www.stat.unipd.it/biblioteca/riviste_guida.htm
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- Molte biblioteche stanno trasferendo i loro cataloghi in banche dati
- digitali, e li mettono a disposizione via Internet, di solito
- gratuitamente. Tali cataloghi sono chiamati Opac, dalla sigla di on-line
- public access catalog, ossia catalogo in linea accessibile
pubblicamente.
- I cataloghi in linea offrono grandi vantaggi:
- possono essere consultati da qualsiasi calcolatore connesso in rete,
senza bisogno di recarsi fisicamente nelle rispettive biblioteche;
- permettono di cercare gli stessi libri in molte biblioteche, breve tempo
o contemporaneamente.
- Alcuni esempi di Opac:
- http://www.alice.it/
- http://www.regione.piemonte.it/opac
- http://www.sbn.it
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- Internet può essere vista come un contenitore di informazioni rese così
- accessibili a chi lo desidera.
- La maggior parte dei contenuti della Rete vengono definiti “non
convenzionale”
- ossia tutti quei materiali informativi che non sono diffusi attraverso i
canali
- tradizionali (dalle brochure informative, alle tesi di laurea).
- Considerare la Rete come un deposito, da cui prelevare i materiali che
servono
- per l’intervento didattico, presenta un limite: lascia poco spazio sia
alla
- comunicazione sia alla produzione.
- Per accedere alle informazioni di Internet vengono richieste competenze
- e preparazione specifica.
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- Internet può essere adottata come supporto in tutti i contesti
educativi:dalla
- scuola dell’obbligo, alla formazione degli adulti. I servizi cui si fa
riferimento
- quando si adotta la Rete come supporto sono tre: la posta elettronica,
l’FTP
- e il www.
- I vantaggi principali della Rete come supporto:
- formazione a scuola:è possibile operare o in un aula multimediale oppure
nella classe, per mezzo di computer non necessariamente molto potenti.
- formazione degli adulti: lo studente deve disporre di attrezzature più
- complesse per gestire meglio
le informazioni che riceve.
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- viene intesa come “filosofia” , nel senso che la telematica e’ essa
stessa uno spazio di produzione culturale;
- e’ analizzata secondo un approccio olistico: cio’ che conta e’ il
sistema telematico in quanto tale;
- la societa’ della conoscenza e’ al contempo il risultato della
diffusione delle reti telematiche e il motore di tale diffusione.
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- L’ambiente in cui agisce il discente e’ dato dall’incrocio di quattro
spazi:
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- Lo spazio tecnologico rappresenta l’insieme delle tecnologiche
- ipermediali e telematiche con cui il soggetto interagisce
- nell’ambiente d’apprendimento.
- Attraverso lo spazio tecnologico l’individuo comunica con altri
- soggetti, reperisce informazioni, produce i propri materiali.
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- Lo spazio sociale e’ dato dalle interazioni che l’ambiente di
- apprendimenti produce e su cui esso stesso si fonda. Lo
- spazio sociale non rappresentala somma degli individui, ma
- l’insieme dei legami che tra questi si generano.
- Percio’ e’ fondamentale che tra i soggetti avvengano
- processi di scambio, negoziazione, condivisione e
- copartecipazione.
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- Lo spazio culturale ha a che fare con i contenuti,
- con le conoscenze, competenze e abilita’, con
- cui i soggetti che apprendono si confrontano sia in
- qualità di lettori, sia di produttori.
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- Lo spazio autoriflessivo concerne i processi
- cognitivi e metacognitivi che stanno alla base
- delle dinamiche attivate nell’ambiente di
- apprendimento.
- Il termine autoriflessivo pone in risalto il ruolo dei
- processi di riflessione autonoma
- sull’apprendimento che vengono attivati durante
- le azioni all’interno degli ambienti di
- apprendimento. Il soggetto riflette sulle strategie
- e i modi migliori affinche’ la conoscenza diventi
- propria.
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