È importante, per la riuscita
del metodo, che il soggetto “abbia opportunità e occasione di saggiare le sue idee per mezzo dell’applicazione, onde
chiarirne il significato e scoprirne da sé la validità[1]”, perché un’idea non
diventa certezza, quindi base forte per l’azione cosciente, se non si agisce su di essa. Allo
stesso modo si sottolinea che l’azione non può sussistere da sola.
L’azione non è abbandono del pensiero per la pratica ma inclusione di
questa nel processo
stesso del pensiero.
[1] J. Dewey, Democrazia e educazione, Firenze, La
Nuova Italia, 1992, p. 214 (ed. or. Democracy and
Education, 1916)