La tabella a doppia entrata riporta
la distribuzione congiunta delle due variabili. I dati del campione ci
danno, per ogni cella:
a) La frequenza osservata Oi ossia il numero di casi
che hanno quei dati valori sulle variabili considerate.
b) La frequenza attesa Ai, ossia la frequenza che avremmo osservato nella cella se la
disposizone dei casi nelle celle della tabella fosse da attribuirsi al caso. E'
lecito pensare che questo accada se non vi è una relazione tra le due
variabili, ossia un addensamento di casi in alcune celle della tabella dovuto
ad una 'attrazione' tra determinate modalità dele due variabili. La
frequenza attesa deriva da una semplice proporzione: se non vi è attrazione
tra le modalità delle due variabili il numero di casi in una cella dovrebbe
avere la stessa proporzione rispetto al suo marginale di riga
che ha il suo marginale di colonna rispetto al totale dei casi, ossia