Indici posizionali: La definizione di
indici posizionali ha senso solo quando la variabile in esame è
almeno categoriale ordinata (ordinale). La tabella 2 riporta i dati
ordinati con il rispettivo centile (il numero indica il punto corrispondente
alla riga a sinistra del dato nella cella della tabella).
La mediana (punto che lascia alla sua sinistra e alla sua destra
lo stesso numero di casi) vale 2. Il primo quartile Q1 (punto che
lascia alla sua sinistra il 25 percento dei casi) vale 1. Il terzo
quartile Q3 (punto che lascia alla sua sinistra il 75 percento dei
casi) vale 3. La differenza interquartilica Q3-Q1 vale 2.
Distribuzione di frequenza, indici di sintesi
La tabella 3 riporta le frequenze semplici (il numero di casi in
ciascuna categoria), le percentuali semplici (il numero di casi
in ciascuna categoria rapportato al totale dei casi), le frequenze
cumulate (il numero di casi che hanno sulla variabile il valore
espresso da quella categoria o un valore inferiore) e le percentuli
cumulate (il rapporto tra frequenza cumulata e numero dei casi).
Ha senso parlare di frequenze e percentuali cumulate solo per variabili
almeno ordinali.
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